Alzi la mano chi di voi ha un abbonamento ad un servizio di streaming che consente di guardare serie TV, film e documentari su dispositivi connessi a Internet. Senza sconvolgerci troppo, sì, siamo in molti!
Cosa comporta questo? Per esempio un'innovazione delle apparecchiature, nuovi contenuti e soprattutto diverse modalità di fruizione.
Partiamo dal principio. Dalla seconda metà del '900, in pieno boom economico, le aziende più all'avanguardia iniziarono a comprendere la necessità di un processo in grado di attrarre una maggiore domanda d'acquisto. Nacquero il marketing, le analisi di mercato, la definizione del target obiettivo e campagne di comunicazione mirate con protagonista assoluto il prodotto.
Come già detto nell'articolo Ritorno al passato!, durante gli anni '80 qualcosa cominciò a cambiare: il brand divenne identità, sistema di valori, prese vita ed iniziò a raccontare una storia. In quel momento, in punta di piedi, si affacciò nel panorama pubblicitario una delle tecniche di comunicazione oggi più importante, lo storytelling.
Come spesso accade, l'innovazione dei sistemi va di pari passo allo sviluppo delle tecnologie, portando come risultato un'evoluzione culturale e sociale. All'inizio del terzo millennio Facebook cambia ancora una volta le regole del gioco, portando ad un nuovo paradigma nel mondo del marketing: il Content. In questo mare magnum di informazioni "di pancia" provenienti da soggetti noti ed ignoti, l'arte di creare contenuti accattivanti, "corretti", arrivando al giusto target, per mezzo del device appropriato, per le aziende diventa la vera sfida della nostra epoca.
Dopo Youtube, oggi aziende come Netflix stanno scoprendo sul tavolo nuove carte: un servizio on demand, con un abbonamento mensile accessibile, la possibilità di guardare i programmi su differenti dispositivi e soprattutto la creazione di elenchi di contenuti definiti analizzando le preferenze di ogni utente.
Nessuno spot, come fare per essere visti?
Questa è l'era delle aziende dalla grande e forte personalità. Mai come oggi hanno la possibilità di trasmettere il loro carattere con una facilità secondo me mai avuta in precedenza. La grande differenza rispetto alla televisione, così come noi la conosciamo, è nel cambio di ruolo del fruitore: da passivo diventa attivo e sceglie cosa guardare. L'attenzione e la predisposizione sono ai massimi livelli, è giunto dunque il momento della razionalizzazione delle strategie di product placement e content marketing.
Ecco il mio consiglio: Steve Jobs e Coco Chanel insegnano! Loro non sono semplicemente fondatori di grandi aziende, ma personalità con qualcosa da dire. Negli ultimi anni sono stati molti i film e documentari realizzati sulla loro vita e sul loro modo di pensare. Oppure, come non notare il perfetto inserimento di prodotti alimentari come la pasta Barilla all'interno di serie TV.
Insomma, aprite bene gli occhi perché secondo me ne vedremo delle belle!
Scrivi commento