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La Street art ed il marketing... Open your mind!

Come avrete modo di notare (ho in programma di visitare anche la mostra su Banksy a Roma War, Capitalism & Liberty), tra tutte le forme d'arte contemporanea, la mia attenzione è stata completamente catturata dalla Street art

L'arte urbana ha oggi varie sfaccettature che possono più o meno piacere, ma c'è un fil rouge che le collega tutte: la capacità di cambiare in un attimo l'aspetto di un muro o altro elemento in città. Che sia un tombino, un edificio vecchio o un cassonetto, questa forma d'arte dona colore e vivacità. Occupandomi di marketing e comunicazione la mia analisi non è sicuramente artistica, ma piuttosto voglio rivolgere il mio occhio critico su due argomenti legati tra loro: la strategia di marketing territoriale e la rinascita delle zone periferiche e disagiate delle città.

Per anni siamo stati circondati da idee architettoniche urbane sbagliate, che non tenevano in considerazione il territorio, la natura ed il colore. In più aggiungiamo la totale mancanza di senso civico di alcune persone che ha contribuito a degradare interi quartieri, nei quali l'unico tono predominante è il grigio e come arredamento hanno solo sporcizia. Gli abitanti della città non si inoltrano lì ed i turisti non sanno neanche dell'esistenza di queste aree. Poi, alla fine degli anni 90 i primi segni di cambiamento: gli artisti ed i creativi si interessano ai casermoni di periferia, tanto da diventare oggi una vera e propria moda con la creazione di bar, loft e luoghi stilosi.

Ancora più importante, però è lo sviluppo di una nuova forma di protesta e la nascita di nuovi modi di catturare l'attenzione, la street art per l'appunto. Ogni artista ha il proprio stile ed oggi sono studiati, ammirati e le loro opere riprodotte ed acquistate. Si cercano e si creano dei percorsi turistici per vedere dal vivo e fotografare quel poster affisso nella cameretta...

Ecco il mio consiglio: cavalcate l'onda!

Perché non disegnare un percorso di riqualificazione periferica o di "abbellimento" delle zone prive di verde con progetti artistici? Prendiamo ad esempio la stazione di Imola, visitata di recente, era grigia e sporca ed ora è piena di colore.

Una puntualizzazione per gli imbrattatori della domenica: scrivere con la classica bomboletta nera "Marco ti amo" o "Io e te tre metri sopra al cielo" o "Forza Inter" non è espressione dell'io, ma semplicemente una cosa stupida e brutta da vedere, priva di un vero significato.

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