Oggi voglio parlarvi di un problema specifico che si sta riproponendo, martellante, in molte delle situazioni nelle quali mi sono trovata coinvolta. Spesso si presenta per vie traverse, tramite ad esempio il racconto di problematiche aziendali di clienti o amici. Ciò a cui mi riferisco è il fornitore.
Date la diffusione di mala gestione e l'importanza di questa figura nella catena del valore dell'azienda (ricordatevi che anche il proprietario del panificio è un piccolo imprenditore), l'argomento impone ahimè una certa serietà. Ovviamente, i fornitori non sono un problema di per sé, ma diventano autogol nel momento in cui non sappiamo valutarli e gestirli. Le difficoltà non provengono da te o lui in prima persona, ma dalle aspettative sbagliate, dalla conseguente mancanza di un legame e da una visione diversa degli obiettivi.
Quando si sceglie un fornitore, si dovrebbero tenere a mente due aspetti importanti. Punto primo: ogni ditta o professionista individuale ha una propria identità ed un modo di comportarsi. Secondo elemento importante è la produzione, sia a livello quantitativo che qualitativo. Ora, le domande da porsi dovrebbero essere: è il fornitore adatto alla MIA identità, alle MIE tempistiche ed ai MIEI prodotti?
Ecco il mio consiglio: il fornitore sia di prodotti
che soprattutto di servizi è parte di voi, perché sia la "faccia" che il bene finale
offerto sono i vostri. A casa mia si usano due detti popolari
che ho fissi nella mente: "fare le nozze con i funghi" (voler affrontare un'attività con mezzi inadeguati ed insufficienti) e "chi più spende, meno spende". Questo
significa che prima di imbarcarsi nella ricerca di un fornitore, dobbiamo aver
chiari il nostro modo di operare, il budget a disposizione ed il risultato che vogliamo ottenere. In questo modo noi cerchiamo
partner e collaboratori, non semplici fornitori.
Di seguito una foto del mio materiale pubblicitario, frutto della collaborazione con i miei fornitori/partner: cosa ne pensate?
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