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Ecco i miei ingredienti segreti: curiosità e tenacia!

Salve a tutti! Un bentornato a chi già mi conosce e benvenuto a te che sei appena giunto in questo diario 2.0. Oggi voglio rivolgermi a voi, cari lettori, in maniera più informale ed amichevole.

Immaginiamo di essere in un bar del centro storico. In sottofondo, la calda voce di Frank Sinatra riempie gli spazi ed arriva fino a noi, seduti ad un tavolino in un angolo tranquillo, davanti ad una tazza con del caldo latte macchiato ed una tazzina di caffè. Non è un caso essere in disparte, vi sto facendo delle confidenze. Vi sto raccontando la mia storia, fatta di tante esperienze, battaglie, gioie e soddisfazioni. 

Durante la conversazione, ecco arrivare i primi momenti di fine rapporto. Avete presente quando la protagonista di un film rimane a guardare l'orizzonte e compare il "The End", lasciando lo spettatore con mille punti interrogativi sul cosa succederà? Bene, questo è quello che più o meno tutti provano nel momento di una chiusura, umana o lavorativa. Ma, invece di rinchiudersi in una stanza riflettendo sulla fine di noi stessi o sognando su vite parallele alla "Sliding doors", esiste un modo per vedere la fine come l'inizio di qualcosa di nuovo? 

Questo, quello che io ho capito.

Per avere successo, o meglio, per raggiungere grandi traguardi, il primo elemento immancabile nella vita di ognuno è l'affetto. Lo sguardo di una madre, il sorriso di un'amica, il bacio di un compagno... l'importante è sentirsi coccolati. Diffidate da chi dice il contrario, ricercare un abbraccio affettuoso ed una parola di conforto non è mai sbagliato. Basti pensare all'arrivo di una notizia emozionante, meglio non brindare da soli, o no?

Detto ciò, se nella vita non è tanto importante conoscere il traguardo, ma godere del percorso, io posso affermare con certezza che la spinta per camminare lungo la via, sei solo tu. Lo rivelano le fiabe che ci raccontano da piccoli, il lieto fine non è mai immediato. Ogni storia è ricca di tante avventure, rischi, personaggi buoni e cattivi, ma una sola è la spinta che permette il susseguirsi degli eventi: la tenacia!

In attesa del fatidico "... e vissero tutti felici e contenti", alimentate il grado di perseveranza attraverso la curiosità. Unica benzina dell'anima, riesce ad accendere passioni inerenti al proprio lavoro, rendendo i momenti bui e tristi più piacevoli, oppure innescare relazioni collaterali con argomenti e mondi che non sapevi neanche esistessero.

 

Ecco il mio consiglio: in attesa del finale da film hollywoodiano tanto sognato e sperato, che siate giovani, anziani, soli o con famiglia, occupati, disoccupati, colletti bianchi od operai, soddisfatti od insoddisfatti: MUOVETEVI! Scrivetevi il vostro obiettivo su un grande foglio di carta e nel frattempo, cercate, leggete, guardate, viaggiate... in una parola: fate!

Nella foto, alcune delle mie più grandi passioni, ne abbiamo qualcuna in comune? :D

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