· 

Buongiorno, vorrei organizzare una mostra!

Un po’ di tempo fa sono stata ad una mostra fotografica sul territorio africano ed i suoi abitanti, uomini ed animali. Tralasciando il meraviglioso tema e la bellezza delle foto, voglio soffermarmi sulla tipologia di evento: realizzazione mostra.

 

A mio parere la semplice successione sequenziale di opere non può essere considerata come una determinante per una mostra artistica o culturale di successo. Mi spiego. Ultimamente sono stata alla mostra “Chagall. Love and Life” a Roma, allestita nel Chiostro del Bramante, una splendida cornice rinascimentale lineare ed elegante. L’ingresso era suddiviso per gruppi di persone cosicché ognuno potesse avere il tempo e lo spazio per osservare le opere senza calca. I fari colorati creavano splendidi giochi di luce ed ombra così come la musica in sottofondo aiutava il processo di suggestione. Ciò che per me ha fatto la differenza, però, è stato l’alto livello di coinvolgimento dato dagli spazi adibiti al “gioco” per il pubblico. Il primo di questi aveva una parete con magneti che ritraevano personaggi di Chagall affinché ognuno potesse costruire il proprio quadro, mentre il secondo una cornice con dipinto interattivo, nel quale veniva proiettata l’immagine delle persona ferma davanti. In entrambi i casi era possibile scattare foto e fare selfie.

 

Ferma restando la necessità di opere belle e di qualità, ritengo che i fattori critici di successo siano il racconto di una storia, la definizione di macro temi e la possibilità di creare engagement (coinvolgimento) con il pubblico partecipante. Avere belle immagini in un ambiente scarno e senza  una chiave di lettura è come avere un bel mobile in una catapecchia o un luigi XIV circondato da arredamento anni ’70. In entrambi i casi, la bellezza sicuramente verrà guardata, ma non assimilata e fatta propria. L’unica domanda che si farà il partecipante sarà la seguente: “bello, ma perché?”. Ovviamente i piccoli riferimenti sulla vita dell’artista e sul periodo storico sono sempre benaccetti!

 

Ecco il mio consiglio: è difficile trasmettere un messaggio dalla mente dell’artista fino allo spettatore. Senza timore, invitatelo nel mondo che rappresentate, raccontategli le emozioni, fatelo partecipare alla creazione della sua stessa esperienza sensoriale. Vi sono tante attività ed azioni per sviluppare il senso di coinvolgimento del pubblico e rendere la visione della mostra un momento formativo ed esperienziale.

Artisti, orbene, fatevi consigliare!

Scrivi commento

Commenti: 0